
3º convegno nazionale della Rete Ospedali Amici dei Bambini “Allattamento Materno: le alleanze per crescere”
4-5 ottobre 2004 –Chianciano Terme (SI)
Michele E. Grandolfo
Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute
Istituto Superiore di Sanità
Viale Regina Elena, 299 00161 Roma
*Tel: 0649904309/11
*Fax: 06 49904310
*e-mail: migrando@iss.it
La qualità della promozione, sostegno e protezione dell’allattamento materno è cartina di tornasole della qualità complessiva dei servizi socio-sanitari impegnati nel processo della nascita e, più in generale, della qualità di un sistema sanitario pubblico.
L’allattamento al seno è nel desiderio di oltre il 90% della mamme, come risulta dalle indagini dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Tale desiderio si realizza se le attività dei servizi sono iscritte nel modello dell’”empowerment”, che si basa sull’assunzione che le donne sono competenti a portare avanti la gravidanza e a partorire, così come sono competenti a prendersi cura del nato/a.
L’importanza dell’allattamento materno, radicata nella memoria storica delle comunità in ogni luogo e in ogni tempo, trova anche la più ampia conferma dalle evidenze scientifiche che testimoniano i benefici psico-fisici sul breve, medio e lungo periodo per la madre e per il bambino/a.
Oggi è ampiamente diffusa la consapevolezza che è necessario contrastare l’attuale tendenza alla medicalizzazione che, in ultima istanza, tende a favorire la perdita di controllo da parte delle donne sul loro stato proprio nelle fasi della loro vita in cui si esprime tutta la loro potenza creativa. La promozione dell’allattamento materno è la più formidabile opportunità per invertire tale tendenza.
La chiave di volta per perseguire l’obiettivo dell’allattamento al seno prolungato, esclusivo almeno fino al sesto mese di vita, è rappresentata dall’offerta attiva a tutte le donne di counselling e sostegno sull’allattamento al seno, in tutte le fasi del processo della nascita:
in gravidanza, soprattutto nei corsi di accompagnamento alla nascita (meglio se organizzati dai consultori familiari);
al parto, favorendo il contatto e l’attaccamento precoce, attivando il rooming-in, fornendo informazione, counselling e aiuto (anche attraverso la valutazione della poppata) sull’allattamento al seno esclusivo;
in puerperio, offrendo attivamente visite domiciliari e incontri in puerperio (meglio se offerti dai consultori familiari).
Un momento importante è costituito dall’attivazione di iniziative di coinvolgimento della comunità, favorendo in particolare scenari di educazione tra pari e, con l’attivazione di processi di riflessione sulla memoria storica e sui vissuti quotidiani delle persone e della comunità con un importante coinvolgimento delle scuole, promuovendo l’allattamento materno come senso comune nella comunità.
Questo insieme di attività deve essere organizzato mediante una progettazione operativa che, sviluppando adeguati processi di integrazione tra servizi territoriali ed ospedalieri, definisca gli obiettivi da perseguire, i risultati da raggiungere, le attività da svolgere (secondo la modalità dell’offerta attiva) in riferimento alla popolazione bersaglio da coinvolgere, le conseguenti risorse umane (da aggiornare professionalmente) e strumentali necessarie, i corrispondenti indicatori e il sistema di monitoraggio e valutazione.
Alla luce delle considerazioni suesposte appare evidente perché la promozione dell’allattamento materno abbia una valenza paradigmatica assoluta per i servizi socio-sanitari e perché l’allattamento prolungato costituisca un obiettivo prioritario di sanità pubblica.
L’ISS ha svolto ripetute indagini sul percorso nascita dal 1996 al 2002, l’ultima intervistando campioni rappresentativi (a livello di ASL) di donne residenti che avevano partorito un anno prima, per poter apprezzare gli esiti a distanza delle attività a cui erano state esposte le intervistate nel percorso nascita. L’ISS ha contribuito in modo significativo alla stesura del Progetto Obiettivo Materno Infantile (varato nel 2000 e integralmente richiamato dai Livelli Essenziali di Assistenza), anche per la parte riguardante la riqualificazione dei consultori familiari, secondo proposte strategiche che a suo tempo erano state prese in considerazione nel dibattito parlamentare che aveva portato al varo della legge 34/96 (stanziamento di 200 miliardi di lire per la riqualificazione e potenziamento dei consultori familiari con l’obiettivo di un consultorio ogni 20000 abitanti).
L’ultima indagine ha permesso di verificare che le azioni raccomandate nel POMI sono state effettivamente efficaci nel prolungamento dell’allattamento al seno (tab. 1-4, fig.1,2)
L’ISS ha organizzato un corso di progettazione operativa di un programma di promozione dell’allattamento materno (secondo le linee sopra delineate) a cui hanno partecipato oltre 50 ASL e AO e, nell’ambito di una convenzione con il Ministero della Salute ha prodotto e distribuito materiale educativo sull’allattamento materno (Locandina, opuscolo, adesivo e spot).
Infine l’ISS ha organizzato in collaborazione con la Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche corsi di formazione per formatrici secondo il modello OMS-Unicef, allo scopo di aumentare la capacità di formazione “in service” e “pre-service” per le ostetriche.
Questa è la visione dell’ISS e le attività svolte, con l’auspicio che la encomiabile iniziativa BFH possa dilagare ed espandersi nel contesto integrato dei servizi ospedalieri e territoriali.
TABELLE E GRAFICI
Tab. 1 Durata dell’allattamento comunque al seno per modalità di allattamento
al rientro a casa
allattamento al
rientro a casa N % N.medio
mesi Dev. Stand. mediana
esclusivo 4981 73.3 7.46 3.58 7
predominante 386 5.7 6.34 3.70 6
misto 1429 21.0 3.47 3.23 2
TOTALE 6796 6.56 3.87 6
Tab. 2 Durata dell’allattamento completo per modalità di allattamento al rientro a casa
allattamento al
rientro a casa N % N.medio mesi Dev. Stand. mediana
esclusivo 4945 92.8 4.42 1.89 5
predominante 385 7.2 3.71 1.97 4
TOTALE 5330 4.36 1.90 5
Tab.3 – Durata dell’allattamento comunque al seno per livello di punteggio*
punteggio N % N. medio mesi Dev. Stand. mediana
0 punti 443 5.79 3.97 5
1-2 punti 3292 6.27 3.91 6
3-4 punti 2725 6.87 3.79 6
5-6 punti 342 7.85 3.47 8
*partecipazione al corso di accompagnamento alla nascita, possibilità di rooming in, attaccamento al seno entro 2 ore dal parto,
aver ricevuto informazioni adeguate sull’allattamento in reparto, aver ricevuto visite domiciliari e aver partecipato a incontri in puerperio.
Il punteggio è costituito dal numero di pratiche raccomandate effettivamente eseguite.
Tab. 4 – Durata dell’allattamento completo al seno per livello di punteggio
punteggio N % N. medio mesi Dev. Stand. mediana
0 punti 314 3.98 1.90 4
1-2 punti 2473 4.27 1.93 5
3-4 punti 2243 4.45 1.87 5
5-6 punti 300 4.91 1.81 5
Fig. 1: Andamento della durata dell’allattamento (al seno a prescindere dalla somministrazione di altri alimenti) in funzione dei punteggi calcolati per ogni donna.
Fig. 2: Andamento della durata dell’allattamento completo in funzione dei punteggi calcolati per ogni donna.
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